216 - 9 gennaio
In Cirenaica, sul fronte terrestre, nessuna novità di rilievo.
Nostra formazione da caccia e da assalto ha attaccato un gruppo di mezzi meccanizzati nemici distruggendo diverse autoblindo.
Incursioni aeree avversarie su Bengasi e su Tripoli hanno causato lievi danni materiali e tre morti a Tripoli.
Sul fronte greco, attività di pattuglie e azioni di carattere locale.
Numerose formazioni delle nostre squadre aeree hanno efficacemente battuto concentramenti di truppe ed apprestamenti militari nemici; batterie e ponti sono stati attaccati dai picchiatelli; truppe sono state mitragliate da squadriglie di nostri caccia.
Salonicco è stata bombardata con evidente efficacia.
In vari combattimenti i nostri velivoli hanno abbattuto in fiamme cinque dei caccia avversari.
In Africa orientale, nessun avvenimento di particolare rilievo.
Il nemico ha eseguito incursioni aeree su alcune nostre basi in Eritrea e in Somalia senza causare danni.
Un aereo avversario è stato abbattuto.
Nella notte fra l' 8 e il 9 aerei nemici, in diverse ondate hanno attaccato Napoli e Palermo.
A Napoli sono state lanciate numerose bombe cadute nella maggior parte in mare; sono stati colpiti, in porto, una nave ospedale ed in città una quindicina di fabbricati, fra cui una chiesa.
Si lamentano cinque morti e una trentina di feriti.
A Palermo non si lamentano né danni importanti né vittime.
Una nostra torpediniera al comando del tenente di vascello Nicolò Nicolini ha speronato ed affondato un sommergibile nemico.
Un nostro sommergibile al comando del capitano di corvetta Franco Tosoni Pittoni ha affondato in Atlantico un piroscafo di 3600 tonnellate ed un incrociatore ausiliario nemico.

Entità nominali

Luoghi:
Navi:
Unità militari:
Persone:
Aeroplani:
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Luogo Reset
Atlantico
Bengasi
Cirenaica
Eritrea
Napoli
Palermo
Salonicco
Tripoli
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EntitàTipo 
picchiatelliAeroplani