786 - 23 luglio
In Egitto importanti forze nemiche, appoggiate da reparti corazzati, hanno ripetutamente attaccato il nostro schieramento durante la giornata di ieri e la scorsa notte.
La lotta, che ha assunto carattere di particolare accanimento, si è conclusa a favore delle truppe dell' Asse.
L' avversario è stato ovunque respinto e contrattaccato ed ha subito perdite gravi in uomini ed in materiali: 800 prigionieri, in massima parte neozelandesi e indiani, sono caduti nelle nostre mani; 130 carri armati risultano distrutti sul campo.
Nella dura azione si sono particolarmente distinti il Corpo Tedesco d' Africa e le divisioni italiane Trieste e Brescia.
Formazioni aeree dell' Asse sono ripetutamente intervenute nella battaglia; in combattimento 3 apparecchi venivano abbattuti dalla caccia italiana, 6 da quella tedesca; altro aeroplano precipitava colpito dalle artiglierie contraeree di una nostra grande unità terrestre.
Azioni di bombardamento condotte sulla base di Micabba hanno causato sensibili danni alle installazioni belliche; cacciatori germanici di scorta distruggevano, in ripetuti scontri, 4 Spitfire.
A nord - est di Porto Said nostri aerei - nonostante la vivace reazione avversaria che feriva alcuni componenti degli equipaggi - hanno colpito con siluro e affondato un piroscafo di 10.000 tonnellate navigante in convoglio.
Il 15 corrente, nostri reparti hanno rioccupato l' oasi di Giarabub.

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Brescia
Egitto
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