Le nostre ricognizioni spinte oltre il fronte, nella regione del Tirolo-Trentino, in Cadore e in Carnia, segnalano un aumento di forze e una crescente attività del nemico in lavori di afforzamento e di postazione di nuove batterie, lavori che noi disturbammo con efficace artiglieria e con ardite irruzioni di piccoli reparti.
In Carnia, nella notte del 26, si rinnovò il solito vano attacco contro il tratto dal Pal Grande al Pal Piccolo.
La nostra azione lungo l' Isonzo si va sviluppando metodica e misurata, in relazione alle molteplici difficoltà naturali del terreno e alla fittezza degli ostacoli artificiali che l' avversario vi ha da tempo abilmente predisposti e accumulati.
Tuttavia, appoggiate dal fuoco delle batterie campali e pesanti, le nostre fanterie avanzano con valore e tenacia.
Una batteria austriaca da 305, che già da qualche giorno molestava coi suoi tiri le truppe e specialmente arrecava gravi danni ai villaggi e agli abitanti, è stata oggi individuata e fatta segno a tiri bene aggiustati delle nostre artiglierie.
Subito dopo, da una villa prossima alla batteria nemica venne innalzata una grande bandiera bianca con la croce rossa, allo scopo evidente di trarci in inganno ed evitare la prosecuzione del nostro tiro.

Firmato: CADORNA

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