Nella regione del Tirolo-Trentino ed in Carnia continua l' azione delle opposte artiglierie ostacolata, però, da frequenti nebbie: l' artiglieria nemica insiste nel tirare sugli abitati retrostanti alle nostre linee.
Nella conca di Plezzo, la sera del 10, truppe nemiche col favore delle tenebre tentarono un improvviso attacco contro le nostre posizioni ad oriente del vallone dello Slatenik.
I nostri lasciarono avvicinare l' avversario a breve distanza, indi irruppero su di esso alla baionetta, volgendolo in fuga dopo violenta mischia.
Nel settore di Tolmino dopo il nostro attacco del giorno 9 su Santa Maria sono stati segnalati forti reparti nemici che per il vallone Tominski si dirigevano verso quella piazza.
Nella zona del Basso Isonzo esplorazioni aeree hanno accertato la costruzione per parte del nemico di nuove opere di difesa con carattere semi-permanente.
Da informazioni attendibili risulta anche che stanno giungendo all' avversario nuovi contingenti di truppe e grosse artiglierie.
Due nostri velivoli bombardarono con efficacia accampamenti presso Oppachiasella.
Il nemico lanciò numerose granate contro i bacini di Monfalcone danneggiandovi qualche piroscafo.

Firmato: CADORNA

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