Ulteriori notizie intorno al combattimento del giorno 18 presso Osteria Fiorentini mettono in rilievo l' importanza del successo da noi conseguito.
Il nemico pronunciò dapprima un violento attacco contro l' ala destra delle nostre posizioni, avanzando con una grossa colonna tra Soglio d' Aspio e il termine N. 5 della frontiera.
Battuto e respinto dopo 4 ore d' intensa lotta, tentò poi con altra colonna proveniente da Malga Cherle l' attacco della nostra ala sinistra; ma fu egualmente ricacciato e lasciò nelle nostre mani alcuni prigionieri.
Piccoli combattimenti con esito a noi favorevole hanno avuto luogo a Monte Lavanech, in Val di Daone, sul massiccio della Tofana, nel' Alto Cordevole e sul Rautkofl, alla testa della Rienz. 
Nella conca di Plezzo il nemico, visto vano ogni suo sforzo per ricacciarci dalle posizioni toltegli, lanciò granate incendiarie sulla località di Cezsoca, Dvor e Plezzo, che furono quasi distrutte dalle fiamme.
Di rimando la nostra artiglieria provocò coi suoi tiri un vasto incendio in Koritnica, ove erano stati segnalati movimenti di truppe.
Sul Carso, il fuoco aggiustato delle nostre artiglierie snidò truppe austriache dal bosco di Monte Cosich, che furono poi inseguite con efficaci tiri a «shrapnell».
Il bosco andò in preda alle fiamme.

Firmato: CADORNA

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Malga Cherle
Rautkofl
Val di Daone
Dvor
Rienz.
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