In Valle di Ledro la notte sul 12 il nemico, con improvviso e violento attacco, riuscì ad irrompere in una parte delle trincee da noi conquistate sul Monte Sperone.
La sera del 12 dopo intensa preparazione delle artiglierie, le nostre truppe contrattaccarono riuscendo dopo accanita lotta, a riconquistare le posizioni ed a compiere nuovi progressi sulle balze del Monte Sperone.
In Valle Sugana, in piccoli brillanti scontri, le nostre fanterie presero al nemico 22 prigionieri, dei quali 2 ufficiali.
Nella Conca di Plezzo la notte sul 12 l' avversario assalì in forze le nostre posizioni di Ravnilaz.
Arrestato dapprima dal nostro fuoco, fu poi contrattaccato e respinto.
Uguale sorte subì un tentativo del nemico di irruzione sullo Javorcek.
Sul Carso nostri arditi drappelli, avvicinatisi alle trincee nemiche fra San Michele e San Martino, le sconvolsero con lancio di bombe e di tubi esplosivi.
Continuano lungo tutta la fronte duelli di artiglierie.
Le nostre provocarono nuovi e gravi danni nel forte di Luserna, incendi nella zona di Caldonazzo e dispersero una colonna nemica in Valle Lepenja (Isonzo).

Firmato: CADORNA

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Carso
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Plezzo
Valle di Ledro
Chiesa di San Martino del Carso
Luserna
Valle Sugana
Javorcek
San Michele
Caldonazzo
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