Nella zona di Valle d' Adige la notte sul 5, durante una tempesta di neve, l' avversario tentò azioni di sorpresa contro le nostre posizioni, nell' Alta Vallarsa e sul Pasubio: fu dovunque ricacciato.
Ieri dopo intensa preparazione delle artiglierie, colonne nemiche avanzarono all' attacco di Coni Zugna; bersagliate dai nostri tiri calmi e precisi, ripiegarono subito in disordine.
Lungo la fronte Posina-Astico, la notte sul 5, imperversando la bufera, l' avversario lanciò ancora ingenti masse di fanteria, sostenute da violento fuoco di batterie di ogni calibro, contro le nostre posizioni fra Monte Ciove e Monte Brazome.
Il rapido intervento delle nostre artiglierie e il fermo contegno delle fanterie valsero a respingere completamente l' attacco con gravi perdite per gli assalitori.
Nella stessa notte un nostro felice contrattacco riuscì a guadagnare alquanto terreno sulle pendici occidentali del Monte Cengio.
Sull' Altipiano di Asiago il nemico, durante la notte sul 5 e il mattino successivo, mantenne sotto violento fuoco di artiglieria e di mitragliatrici le nostre posizioni lungo la valle di Campomulo.
Nel pomeriggio pronunciò contro di esse vivi insistenti attacchi che furono ogni volta vigorosamente respinti.
Nell' Alto Cordevole, una colonna nemica in marcia da Pralongia verso il Sief fu dispersa dai tiri aggiustati da una nostra batteria.
In Valle Pusteria bombardammo coi grossi calibri le stazioni ferroviarie di Toblach e Innichen. Sull' Isonzo continuano ardite irruzioni di nostri reparti contro le linee dell' avversario.
Velivoli nemici lanciarono bombe su Ala e Verona: tre feriti e qualche danno.

Firmato: CADORNA

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Isonzo
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Asiago
Ala
Cima di Monte Sief
Vallarsa
Valle d' Adige
Verona
Pasubio
Coni Zugna
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