Sul Monte Pasubio durò ieri lotta vivissima, chiusa da un nostro brillante successo.
Respinti nella notte violenti contrattacchi nemici, all' alba, pure in condizioni atmosferiche avverse, artiglierie e bombarde ripresero un intenso ed efficace bombardamento delle linee nemiche.
Indi le fanterie con furiosi assalti espugnarono l' intera fitta rete di trinceramenti nemici nella zona del Cosmagnon, estendendo la conquista a tutto il ciglione di Menerle e alle prime pendici meridionali del Roite.
Furono finora accertati 530 prigionieri dei quali 10 ufficiali e abbondante bottino di armi e munizioni.
In Valle di Travignolo la sera del 9, con improvviso attacco in forze, l' avversario riuscì ad irrompere in alcuni punti delle nostre trincee avanzate, tosto ributtato da un vigoroso contrattacco.
Sulla fronte Giulia anche ieri intensa attività delle artiglierie ostacolata al mattino da nebbia.
Nel pomeriggio un risoluto attacco delle fanterie, nella zona ad est di Vertoibizza, sfondò un tratto della forte linea nemica fra Sober e Vertoiba (a nord-est di Rupa) colla cattura di 861 prigionieri, fra i quali 25 ufficiali e di tre mitragliatrici.
Sul Carso, sconvolte le intricate difese nemiche con tiri intensi e precisi di artiglierie e bombarde, le nostre fanterie espugnarono e superarono quasi tutta la linea di multipli trinceramenti antistanti al tratto di fronte tra il Vippacco e la Quota 208.
Villanova e le vicine fortissime alture attorno a Quota 208, furono dopo accanita lotta da noi occupate.
Accertammo finora 5034 prigionieri, dei quali 164 ufficiali, e prendemmo ricco bottino di armi e di munizioni.

Firmato: CADORNA

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