All' alba di ieri il nemico, dopo breve, ma intensa azione d' artiglieria, tentò un violento colpo di mano contro le nostre posizioni del Lago di Ledro al Garda.
L' attacco fallì per la valida resistenza opposta dai nostri che obbligarono il nemico a ritirarsi.
Sull' Altipiano d' Asiago, nella notte sul 13, le truppe occupanti le posizioni avanzate di Monte Longara, dopo avere respinto un quarto e più formidabile attacco nemico, vennero ritirate sulle retrostanti linee di resistenza.
Nel pomeriggio di ieri l' avversario dalle alture a sud di Gallio puntò sul Monte Sisemol, ma venne respinto.
Dalla regione di Asiago alla Valsugana nostri punti avanzati hanno sostenuto vivaci combattimenti col nemico provenienti da fronte Piana di MarcesinaMonte della Forcellona - Monte Lisser.
Tra il Brenta e il Piave il nemico occupa la linea TezzeLamon - FonzasoArtenFeltre.
In lotte parziali nuclei nemici di copertura a Tezze ed agli ex punti di Cima di Campo e di Cima di Lan hanno opposto valida difesa.
Lungo il Piave l' attività combattiva è andata aumentando; le opposte artiglierie sviluppano intensa azione di fuoco: tentativi nemici di passare il fiume tra Quero e Fener, a S. Donà di Piave e a Intestadura vennero sventati con gravi perdite per l' avversario: si combattè vivacemente alle Grave di Papadopoli e a Zenson dove la nostra controffensiva è continuata, ma non è riuscita a sloggiare completamente l' avversario.
A Grisolera nuclei nemici poterono infiltrarsi nella zona paludosa tra Piave e Vecchio Piave, dove però sono contenuti.
Nella giornata vennero catturati 121 prigionieri e alcune mitragliatrici.
I nostri aerei hanno ripetuto efficaci azioni di bombardamento.

Firmato: DIAZ

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