191 - 15 dicembre
Dopo l' evacuazione di Sidi el Barrani, ieri - sesta giornata della grande battaglia - le truppe italiane e quelle inglesi si sono sanguinosamente scontrate dalla mattina al tramonto nella zona desertica Forte Capuzzo - Sollum - Bardia.
Attacchi e contrattacchi si sono svolti senza sosta.
Il campo di battaglia è seminato di gruppi di autoblindo e di carri armati nemici che bruciano.
Ma la pressione delle forze nemiche non si è ancora attenuata.
L' aviazione si è prodigata, con l' ammirevole spirito di sacrificio che la distingue, bombardando e combattendo ininterrottamente.
Nei combattimenti di ieri sono stati abbattuti in fiamme dalla nostra caccia undici velivoli.
Ulteriori controlli fanno salire a dodici i velivoli nemici abbattuti nel giorno precedente.
Sei dei nostri apparecchi da bombardamento non sono rientrati.
Il nemico ha effettuato azioni di bombardamento contro la base di Bardia e quella di Tripoli.
In quest' ultima città due apparecchi nemici sono stati abbattuti.
Sul fronte greco, attacchi nemici in vari settori sono stati ributtati dai nostri contrattacchi durante i quali il nemico ha subito considerevoli perdite.
Nostre formazioni aeree hanno eseguito con continuità efficaci bombardamenti su concentramenti di truppe greche, su salmerie e automezzi a diretto concorso delle operazioni terrestri.
Nostri picchiatelli hanno interrotto nodi stradali, bombardato e mitragliato truppe nemiche.
Altre formazioni hanno colpito un viadotto sulla ferrovia Salonicco - Atene.
In Africa orientale, i nostri aerei hanno bombardato obiettivi militari nemici nella zona di Gallabat.
Al confine sudanese attività di pattuglie e di artiglieria.
Il nemico ha eseguito incursioni aeree su alcune località dell' Eritrea, senza fare vittime né recare notevoli danni.
Il sommergibile Neghelli, al comando del capitano di corvetta Carlo Ferracuti, ha silurato e affondato al largo delle coste egiziane un incrociatore nemico del tipo Southampton.
Nella notte scorsa, Napoli è stata oggetto di tre incursioni aeree con lancio di bombe sul porto e di spezzoni incendiari sulla città.
Nel porto è stata colpita un' unità di medio tonnellaggio della R. Marina; i danni non sono rilevanti; si lamentano una cinquantina fra morti e feriti dell' equipaggio.
Un piccolo motoveliero, colpito da un' altra bomba, è affondato.
Gli incendi ai piani elevati di talune abitazioni sono stati immediatamente spenti per il pronto intervento dei vigili del fuoco.
I feriti civili sono otto.
Contegno della popolazione, esemplare.

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Tripoli
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