539 - 23 novembre
In Marmarica, nella giornata di ieri, i combattimenti sono proseguiti su tutto il fonte cirenaico - egiziano a Tobruk.
Le nostre divisioni hanno nettamente respinto tutti gli attacchi dell' avversario, che ha subìto nuove e gravi perdite.
La sola divisione «Ariete» ha già distrutto nelle recenti azioni oltre duecentocinquanta mezzi blindati nemici tra cui 55 carri armati e catturato alcune centinaia di prigionieri.
Le divisioni tedesche hanno duramente impegnato unità corazzate britanniche infliggendo ad esse rilevanti perdite, fra cui la distruzione di oltre 200 carri armati.
Un nostro ospedale da campo visibilmente contrassegnato è stato ripetutamente bombardato e mitragliato dall' aviazione nemica; fra i ricoverati, venticinque morti e trentacinque feriti.
Villaggi del Gebel cirenaico hanno subìto incursioni aeree nemiche: qualche casa colonica danneggiata; nessuna vittima.
Sul fonte di Tobruk le truppe italo - germaniche hanno inchiodato al terreno numerosi carri armati avversari ed inflitto perdite notevoli, frustrando tutti i tentativi nemici di sortita dalla Piazza.
Nel corso delle azioni terrestri di questi giorni l' aviazione e le unità contraeree nostre hanno abbattuto complessivamente quindici velivoli inglesi: le batterie contraeree della divisione «Pavia» hanno abbattuto in fiamme altri due apparecchi nemici; otto nostri aerei sono andati perduti.
Una colonna motorizzata nemica, agente isolatamente nel deserto cirenaico, è stata rilevata e attaccata da reparti aerei nazionali e germanici, che hanno colpito ed incendiato oltre un centinaio tra autoblindo ed autocarri.
Durante un' azione a nord di Bardia, un' unità da guerra nemica ha riportato incendio a bordo e si è incagliata sugli scogli della costa.
In Africa orientale, nel pomeriggio del 21 novembre, gli indomiti reparti di Culquabert - Fercaber, dopo aver continuato a combattere anche con le baionette e le bombe a mano, sono stati infine sopraffatti dalla schiacciante superiorità numerica avversaria.
Nell' epica difesa, si è gloriosamente distinto, simbolo del valore dei reparti nazionali, il battaglione CC.
RR.
, il quale, esaurite le munizioni, ha rinnovato fino all' ultimo i suoi travolgenti contrattacchi all' arma bianca.
Quasi tutti i carabinieri sono caduti.
Sul fronte di Celga, violenti attacchi sferrati dal nemico il 20 novembre, sono stati validamente contenuti e quindi stroncati dai nostri reparti: l' avversario ha abbandonato sul terreno molti morti tra cui un ufficiale superiore inglese; sono stati catturati numerosi prigionieri ed è stato fatto bottino di armi e munizioni in abbondanza.
A Gondar l' aviazione nemica ha nuovamente attaccato e danneggiato l' ospedale della Piazza, causando qualche vittima.
Una nostra formazione di velivoli da caccia con nuove superiori caratteristiche ha ieri impegnato combattimento nel cielo di Malta con circa 40 velivoli da caccia nemici, abbattendone 6 e colpendone efficacemente molti altri; un nostro velivolo non è rientrato.
Nella notte sul 22, in Mediterraneo, tre bombardieri e aerosiluranti britannici sono stati abbattuti da nostre navi da guerra.
Due nostre torpediniere operanti nel Mediterraneo centro - orientale, al comando del capitano di corvetta Luigi Franzoni e del tenente di vascello Luigi Balduzzi, hanno affondato con bombe di profondità un sommergibile nemico.

Entità nominali

Luoghi:
Navi:
Unità militari:
Persone:
Aeroplani:
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Luogo Reset
Bardia
Culquabert
Fercaber
Gebel
Gondar
Malta
Marmarica
Mediterraneo
Tobruk
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EntitàTipo 
battaglione CC . RR.Unità militari
divisione « Ariete »Unità militari
divisione « Pavia »Unità militari
divisioni tedescheUnità militari