Ad oriente di Gorizia e sul Carso l' azione dell' artiglieria avversaria già segnalata nei giorni precedenti è andata ieri crescendo d' intensità e si è estesa dalla Vertoibizza al mare, raggiungendo particolare violenza sulle nostre posizioni del monte San Marco, sulle linee del Dosso Faiti e ad oriente di Flondar.
Il nostro tiro ha controbattuto quello avversario e contenuto i tentativi d' irruzione delle fanterie nemiche.
Sulle pendici occidentali del S. Marco il nemico, dopo aver completamente spianato con tiri delle sue artiglierie, le difese della nostra nuova linea, riuscì con un attacco in forze a penetrare in alcuni elementi avanzati.
Arrestato dal pronto accorrere dei rincalzi, venne da un successivo contrattacco nettamente ricacciato con gravi perdite sulle sue posizioni.
Lasciò nelle nostre mani 82 prigionieri, di cui 3 ufficiali.
Su tutta la fronte l' attività aerea fu ieri notevole; presso monte Zebio un velivolo nemico fu abbattuto dal nostro tiro, un altro precipitò in fiamme presso Plava e infine un terzo fu costretto dai nostri aviatori ad atterrare nelle sue linee.
Nella notte velivoli nemici gettarono bombe su Codigoro, senza produrre vittime nè danni; nostre squadriglie bombardarono baraccamenti e ammassamenti di truppe nemiche in Santa Lucia di Tolmino e Chiapovano e la stazione ferroviaria di Rifemberga.

Firmato: CADORNA

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